Le mura di Roma. Porta Pinciana e il camminamento di via Campania

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Le mura di Roma. Porta Pinciana e il camminamento di via Campania

PROMOSSO DA: Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali 

Destinatari: Scuola secondaria di I grado – scuola secondaria di II grado e IeFP 

Tematica

PATRIMONIO CULTURALE, LETTERATURA, ARTE E SPETTACOLO

Sede di svolgimento

Via Campania, 31

Modalità di prenotazione

Telefonicamente allo 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.43

Descrizione del progetto

Il nome originario della porta non è conosciuto; fu chiamata Pinciana solo nel IV secolo, poi Belisaria, dal nome del generale bizantino che in questo luogo nel 537 respinse Vitige re dei Goti, ed ancora, nel XII secolo, fu detta Porciniana. Aureliano (275) assecondando il tracciato di una via secondaria, probabilmente la via Salaria Vetus, costruì una posterula in opera laterizia, obliqua rispetto all’andamento delle mura, dotata di una sola torre (B1) semicircolare. Si attribuiscono ad Onorio (403) i lavori che la trasformarono in una porta monumentale: fu costruito un nuovo fornice in blocchi di travertino, un attico con galleria superiore e una camera di manovra con saracinesca. Fu aggiunta una seconda torre, semicircolare e più piccola della precedente. In questa fase le torri presentano un primo piano con feritoie per arcieri, un secondo e terzo con finestre per le baliste e la copertura costituita da una cupola di calcestruzzo. Fu anche aggiunta una controporta interna, mentre la merlatura fu realizzata probabilmente tra il 1747 ed il 1821. Nel XVIII secolo le torri si conservavano ancora fino al secondo piano. Le parti alte verranno demolite intorno al 1820. Nel 1808 fu decisa la chiusura della porta “porta turata”, poi riaperta nel 1887 in occasione della costruzione del quartiere Ludovisi. Il fornice laterale moderno sul lato ovest è stato aperto nel 1908, mentre quello sul lato est nel 1935. Il camminamento nel tratto delle Mura Aureliane di via Campania, da Porta Pinciana a via Marche, riapre al pubblico dopo un complesso lavoro di restauro. Il camminamento, che in origine aveva una galleria con 7 arcate, è stato tagliato in epoca moderna per creare un varco stradale all’altezza di via Marche. La torre B4 e i camminamenti hanno ospitato uno studio d’artista per il quale sono state aggiunte porte e finestre e un grande lucernario per illuminare l’ambiente di lavoro. Un vero gioiello è incastonato nella facciata dell’antica torre: al centro di una nicchia è infatti collocato il busto di un giovane militare, dalla lunga chioma spettinata, abbigliato con lorica e clamide, dai tratti ispirati all’iconografia classica di Alessandro Magno.

Obiettivi didattico-formativi

L’iniziativa formativa vuole fornire uno strumento di integrazione della proposta didattica delle scuole, e offrire agli studenti e alle studentesse un primo approccio alle problematiche della conservazione dei monumenti, rendendoli consapevoli del valore che occupano nel tessuto urbano.
Tutti i progetti della Sovrintendenza Capitolina si propongono inoltre di:
Migliorare la conoscenza del patrimonio culturale di Roma, sviluppando e consolidando il senso di appartenenza alla città e al suo contesto storico-sociale, risultato di un dialogo costante anche con culture altre, passate e presenti
Rafforzare le attività con una sempre crescente sinergia tra l’istituzione e il mondo della scuola, incrementando l’interazione tra realtà museali e territori
Entrare a far parte di un laboratorio condiviso nell’ambito del quale la didattica è pensata e proposta come uno strumento di accessibilità per tutte e tutti.

Metodologia e modalità di svolgimento

L’itinerario è effettuabile, sin da subito, da un gruppo classe alla volta (25 partecipanti), fino ad esaurimento dei posti gratuiti disponibili. È necessario presentarsi in biglietteria almeno 15 minuti prima dell'orario prenotato con il codice di prenotazione. Alle scuole è richiesto l'elenco nominativo degli alunni/e e degli/delle insegnanti referenti, diviso per classi e firmato dal dirigente scolastico, su carta intestata della scuola.