Il mondo scomparso del Pleistocene

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Il mondo scomparso del Pleistocene

PROMOSSO DA: Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali 

Destinatari: Scuola primaria – scuola secondaria di I grado – scuola secondaria di II grado e IeFP 

Tematica

SCIENZA E TECNOLOGIA

Sede di svolgimento

Museo Casal de’ Pazzi - via Egidio Galbani, 6

Modalità di prenotazione

Telefonicamente allo 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.45

Descrizione del progetto

Il ritrovamento di una grande zanna di elefante diede il via, negli anni ’80 del secolo scorso, ad un’indagine archeologica che portò alla luce il tratto di un antico alveo fluviale. Nel giacimento vennero scoperti oltre 2000 reperti faunistici, appartenenti a specie impensabili oggi nella campagna romana come l’elefante antico, l’uro, l’ippopotamo, il rinoceronte. La presenza umana è testimoniata da un frammento di cranio e da oltre 1500 manufatti in selce. Una porzione dell’area di scavo è stata preservata e, dall’alto di una passerella, sono visibili grandi massi arrotondati e resti fossili: zanne lunghe fino a 4 metri, denti, vertebre.
Nel corso della visita viene illustrata la storia della formazione e della scoperta del giacimento, ricostruendo l’aspetto del territorio intorno Roma 200.000 anni fa. Supporto alla spiegazione è fornito dall’apparato multimediale del museo.
Nella seconda parte della visita si possono osservare alcuni reperti nelle vetrine ed inoltre manipolare ossa fossilizzate, relative alla fauna dell’epoca, e copie di strumenti in pietra. Inoltre è possibile giocare con la pleistostation.
La visita si conclude nell’area esterna del museo, dove è possibile osservare, nel giardino pleistocenico, alcune delle piante presenti nel territorio romano durante il pleistocene, guidati da pannelli e specifici cartellini riferiti alle specie presenti.

Obiettivi didattico-formativi

Attraverso una vera e propria immersione in un mondo antico, in apparenza molto diverso dal nostro, è possibile ripercorrere la storia del luogo e dei suoi cambiamenti nel tempo, conoscere metodi e tecniche di scavo e di ricerca, riflettere sulle capacità di adattamento dell’uomo ad ambienti diversi, porsi domande sui cambiamenti di clima e ambienti e sulle relative conseguenze.
Tutti i progetti della Sovrintendenza Capitolina si propongono inoltre di:
Migliorare la conoscenza del patrimonio culturale di Roma, sviluppando e consolidando il senso di appartenenza alla città e al suo contesto storico-sociale, risultato di un dialogo costante anche con culture altre, passate e presenti
Rafforzare le attività con una sempre crescente sinergia tra l’istituzione e il mondo della scuola, incrementando l’interazione tra realtà museali e territori
Entrare a far parte di un laboratorio condiviso nell’ambito del quale la didattica è pensata e proposta come uno strumento di accessibilità per tutte e tutti.

Metodologia e modalità di svolgimento

La visita è effettuabile, sin da subito, da un gruppo classe alla volta (25 partecipanti), fino ad esaurimento dei posti gratuiti disponibili. È necessario presentarsi in biglietteria almeno 15 minuti prima dell'orario prenotato con il codice di prenotazione. Alle scuole è richiesto l'elenco nominativo degli alunni/e e degli/delle insegnanti referenti, diviso per classi e firmato dal dirigente scolastico, su carta intestata della scuola.